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In Italia, l’edilizia libera è la categoria di interventi edilizi che non necessitano di alcun titolo abilitativo edilizio, né di asseverazione da parte di un tecnico abilitato.

Tuttavia, alcuni interventi edilizi che rientrano in edilizia libera sono soggetti all’obbligo di presentare una CILA, ovvero una Comunicazione di inizio lavori asseverata.

La CILA deve essere presentata al Comune competente, in forma scritta, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori.

La CILA deve essere sottoscritta dal proprietario dell’immobile o da un suo delegato, nonché da un tecnico abilitato, che attesta la conformità dell’intervento alle norme urbanistiche, edilizie, sanitarie e di sicurezza.

La CILA ha una validità di 60 giorni, entro i quali i lavori devono essere iniziati e completati.

Ecco alcuni esempi di lavori edilizi che rientrano in edilizia libera con obbligo di CILA:

  • Interventi di manutenzione ordinaria, quali la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione degli infissi, la riparazione di tetti e cornicioni.
  • Interventi di manutenzione straordinaria, quali la ristrutturazione di un bagno o di una cucina, la sostituzione di impianti elettrici o idraulici.
  • Interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica, quali la sostituzione di serramenti con altri a basso consumo energetico, l’installazione di pannelli solari termici o fotovoltaici.
  • Interventi di restauro e risanamento conservativo, quali il ripristino di un edificio storico o danneggiato.

Per sapere se un intervento edilizio rientra in edilizia libera con obbligo di CILA, è necessario consultare il Glossario dell’edilizia libera, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile 2018.

In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista qualificato.